La prima scena di questo romanzo è impressa nella mente di miliardi di persone in tutto il mondo. Ci sono tre croci, sul monte Golgotha, a Gerusalemme, e su quella centrale è inchiodato Jeoshua, l'uomo che con la sua predicazione, e le sue gesta miracolose, aveva sconvolto la Palestina negli anni precedenti. Sulla croce, un cartello irridente: "Re dei Giudei". Ai piedi della croce, come narrano i Vangeli, ci sono i soldati romani, alcune donne, Maria, sua madre, i discepoli più fedeli, ma anche una figura misteriosa che, non vista da nessuno, vede tutto. E vedrà anche, tre giorni dopo, Jeoshua uscire dal sepolcro dove era stato sepolto, e avviarsi verso Gerusalemme. E comincerà a seguirlo. Nel frattempo, a Capri, l'imperatore romano, Tiberio, comincia a ricevere strani segnali, dalla Palestina. È un uomo intelligente, acuto e sospettoso, e intuisce che quel predicatore, quella "specie di profeta", non era solo l'ennesimo predicatore di una terra dove i predicatori abbondano, ma era qualcosa di più. Era molto di più: un uomo che con la sua sola parola poteva minare le fondamenta dell'impero.